Quante volte passeggiando nelle vie del centro di Torino e volgendo lo sguardo su un palazzo od un monumento, siamo curiosi di conoscerne la storia.

Tante volte, invece, andando al lavoro, a scuola o a fare la spesa, passiamo tutti i giorni  nelle stesse vie e non ci accorgiamo delle bellezze che ci circondano.

Spesso percorriamo il centro storico, le vie più famose: Via Garibaldi, Via Roma, Via Po, Piazza Castello…ma se per una volta girassimo l’angolo, cosa potremmo scoprire?

Porta Palatina: Porta Principalis Dextera, bella, imponente, una delle quattro porte di entrata del Castrum Romano. Ad osservarla bene, ci riserva delle sorprese di costruzione e soprattutto quello che oggi vediamo è solo una parte di un edificio più grande, che al suo interno aveva un cortile.

Sapete che è salva grazie all’azione di un importante architetto ed ingegnere, che volle preservarla da un abbattimento sicuro, in seguito ad un progetto di rinnovo urbanistico della città, voluto dal Duca Vittorio Amedeo II?

Avete mai sentito parlare di Monsù Pingone? Aveva una casa proprio vicino la Porta Palatina.

Nasce avvocato in quel di Padova, trasferitosi a Torino, diventa uomo di fiducia del Duca Emanuele Filiberto, che gli affida un importante compito, formare l’albero genealogico del Ducato

Queste ed altre curiosità nel mio #tour in libertà Torino in un originale tour per curiosi

Questo tour è adatto alle famiglie e alle persone curiose di conoscere luoghi insoliti non turistici situati nel centro storico, partendo dal periodo romano fino al XX secolo.

Con i miei racconti andrete curiosando la città in autonomia, accompagnati da una mappa con un itinerario segnato.

Un modo divertente di conoscere la città ai vostri ritmi: palazzi nobiliari ricchi di intriganti segreti ed i loro cortili, le onde fluttuanti, una particolare meridiana, uno strano “miracolo” ed alcune eccellenze piemontesi nascoste in un obelisco.

In questi piccoli luoghi ricchi di particolarità, non vi annoierete con gli aneddoti poco conosciuti anche ai torinesi!

https://www.torinodovecosa.it/tours/torino-in-un-originale-tour-per-curiosi/

 

 

Amore é là dove si può dire tutto o non occorre dire nulla

Albert Harper

Il Parco del Valentino

 

Uno dei parchi più frequentati ed amati dai torinesi è sicuramente il Parco del Valentino, luogo di incontri, di sport, di esposizioni. Incantevole da ammirare con la sua natura ed i piccoli animali come scoiattoli, cigni, papere che padroneggiano incuranti degli sguardi curiosi dei passanti.

Il nome del parco è legato, come spesso accade per questa città, a leggende e supposizioni. Alcuni studiosi fanno risalire il nome a San Valentino, le cui reliquie sono conservate dal 1700 nella Chiesa di San Vito, trasferite in seguito alla distruzione di una Chiesetta situata vicino al Parco, altri affermano che un tempo, proprio il 14 febbraio, si festeggiava in questo parco un rito misto fra religioso e mondano ed ogni dama chiamava Valentino il proprio cavaliere.

Nel parco è situato il Castello del Valentino ricco di storia e di leggende, che ha visto feste e fasti durante il periodo di reggenza di Madama Cristina, la Madama Reale. Si narra che molti dei suoi amanti sono stati accolti in questo castello  e che quando Madama Cristina era stanca di loro, i poveretti venivano gettati in un pozzo del castello che sfociava le sue acque direttamente nel Po.

Si narra che il corpo di un bellissimo stalliere rimanendo impigliato nella vegetazione, non scomparve nelle acque ma fu ritrovato sulla riva a poca distanza dal castello. Questo provocò una comprensibile confusione a Corte, poichè in molti conoscevano le abitudini della Contessa.

L’imbarazzo fu risolto con la testimonianza di molte persone che interrogate dai gendarmi riferirono che da qualche tempo il giovane aveva iniziato a giocare d’azzardo frequentando ambienti loschi.

Madama Cristina, la Madama Reale, così chiamata sia perché sorella del Re Luigi XIII di Francia e sia perché fu così abile da mantenere la reggenza del Ducato di Savoia in nome dei due figli piccoli, dopo la morte del marito Vittorio Amedeo I, avvenuta nel 1637. E’ grazie a lei ed al suo tocco di eleganza francese, che una città cupa, come era Torino nel 1619, anno in cui appena tredicenne sposò il Duca, riuscì a trasformare nello splendore di cui noi godiamo oggi.

Il castello del Valentino divenne la Sua residenza favorita e fu teatro di incontri galanti con il suo fedele amante, Filippo di Aglié, ex militare, uomo colto e brillante della nobiltà torinese, coreografo e scrittore.

Una relazione che iniziò in modo discreto e che si trasformò in un grande amore, dopo la morte di Vittorio Amedeo I.

Cristina aveva 24 anni quando incontrò Filippo, era bella, bionda, con tanta voglia di vivere e fu colpo di fulmine. In una lettera lo descrisse come un gentiluomo bello e spirituale. Lui le dedicò la sua vita, lasciando la carriera militare per diventare il suo amante, compagno e consigliere e le restò legato fino alla morte.

Furono i due amanti a dare i nomi alle stanze splendidamente decorate che compongono il palazzo,  ricche di stucchi e affreschi : la stanza Verde, quella delle Rose, quella d’Onore, dei Fiori, dei Gigli, la magnificenza della Stanza dello Zodiaco ed il Salone delle Feste e dei Fasti.

Il castello, Patrimonio dell’Unesco,  oggi è visitabile in date stabilite e con prenotazione obbligatoria, in quanto sede della Facoltà di Architettura

Alla fine del parco trovate il Borgo Medievale che  vi riporta indietro nel tempo con le sue botteghe, la Rocca, la Chiesetta, il cortile con la fontana del Melograno dove come a Roma  nella fontana di Trevi , è d’ obbligo lanciare una monetina ed esprimere un desiderio.

Completano ed arricchiscono questo splendido parco il giardino roccioso e la fontana dei dodici mesi, sfarzoso monumento risalente al XIX secolo a forma ovale con piccole cascate, statue allegoriche ed una terrazza.

Se questo articolo vi è piaciuto iscrivetevi alle newsletter, così resterete sempre aggiornati sulle novità!

Potete anche condividere l’articolo sui vostri canali social

 

Volete conoscere altre leggende e curiosità?  seguitemi nei miei #tourinlibertà

https://www.torinodovecosa.it/tours/torino-fra-magia-misteri-e-leggende/

Se sei curioso e quando viaggi cerchi itinerari non convenzionali, segui i suggerimenti del mio libro, lo trovi su AMAZON o puoi richiedermi un copia con dedica 🙂 inviandomi una mail a info@torinodovecosa.it

Nel 2020 un desiderio si è realizzato, raccontare della nostra bella Italia. Un viaggio fra le bellezze delle nostre città, alla ricerca di emozioni e storie da condividere.

Scrivere un libro era il classico sogno nel cassetto, ma non riuscivo a metterlo in pratica, fino a quando la costrizione di stare a casa e una nuova amicizia, sono stati lo stimolo giusto per realizzare questo progetto.

Troverete aneddoti, storie, mistero, leggende ed enogastronomia legate al territorio, uniti ad un po’ di fantasia e qualche tour che vi accompagneranno nel vostro viaggio, reale o virtuale che sia.

Evelin e Armanda un’amicizia nata per caso, ha unito due passioni che abbiamo voluto condividere con voi: i viaggi e l’arte del cucinare.

Evelin postina di professione, cuoca per passione. Il suo sogno è aprire una società di catering, così già da piccola collezionava libri di cucina.

Io, Armanda,  curiosa e sempre pronta a partire, ho sognato di lavorare nel turismo già da ragazzina e da anni lavoro nell’accoglienza turistica, diventando in seguito, operatore del turismo esperienziale.

Evelin ha scritto le ricette ed io ho unito  la storia e le leggende alla fantasia, sperando di farvi provare le stesse emozioni che ci hanno accompagnato  scrivendo questo libro.

Nel libro si parla anche di quelle emozioni e sentimenti che ci agitano prima di ogni viaggio e che si rivelano passeggiando al Parco del Valentino a Torino,  godendo di un tramonto in riva al mare a Senigallia o rivivendo il Carnevale di Venezia.

Cinque regioni da scoprire: Piemonte, Veneto, Marche, Lazio e Campania

Sei ricette da gustare

I nostri consigli di viaggio e per finire i Vostri appunti di viaggio.

Emozionatevi con noi!

Per scoprire Torino con i miei racconti, la tua curiosità ed i tuoi ritmi, segui i #miei tour in libertà

https://www.torinodovecosa.it/tours/torino-fra-magia-misteri-e-leggende/

Torino si sa, ha vari primati con le sue piazze e strade, ricordando il mercato di Porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto d’Europa. Forse non tutti sanno che nella provincia di Torino e precisamente a Venaria, c’è un altro primato che si chiama La Mandria.
Il Parco della Mandria, infatti, con i suoi 3000 ettari è il Parco recintato più grande d’Europa.
La presenza di questo vasto territorio è documentata già dal Medioevo, ma il progetto della Mandria inizia nel 1713 su idea dell’architetto Garove e successivamente di Filippo Juvarra. In questi anni questo ampio spazio serviva per l’allevamento di cavalli da carrozza e da sella .
Il Parco come lo conosciamo oggi, fu trasformato per volere di Vittorio Emanuele II che lo usò non per cerimoniali di Corte, ma per piacere ed uso privato. Era il luogo dove vivevano il Re e la Bella Rosina, molto belli sono gli appartamenti privati che troviamo all’interno del Parco.
Sia il Re che Rosina erano abili cacciatori amanti instancabili, si dice infatti, che la costruzione della piccola villa conosciuta come La Bizzaria, è stata costruita dopo una “voglia improvvisa” dei due amanti e ufficialmente progettata come reposoir del Re nelle lunghe giornate di caccia. Oggi viene utilizzata per girare scene di film e non è visitabile. Un’altra bella costruzione, anche questa non visitabile perchè in decadenza, è la Villa o Castello dei Laghi, costruito sempre su richiesta di Vittorio Emanuele II, che troviamo all’interno del Parco.
Il Parco fu sicuramente una fonte di lavoro e guadagno per molti contadini ed allevatori, è ricco di Cascine, la flora e la fauna sono riconducibili agli anni dei Savoia. Nel Parco circolano liberamente volpi, cinghiali, cervi, scoiattoli e una lunga serie di uccelli anche notturni. E’ vietato portare animali, proprio per salvaguardare questo equilibrio.
Una passeggiata nel Parco riequilibra la mente e lo spirito, è adatto a tutti, si può praticare sport, fare grigliate negli appositi spazi, andare in bicicletta (si può noleggiarle), visitare i cavalli e gli asinelli, ci sono anche pecore, capre e perfino un montone
Per chi vuole godere il Parco per l’intera giornata e non vuole cucinare ci sono ristoranti ed angoli ristoro e perfino un ostello
Varie attività dalla passeggiata in carrozza, per immergersi in antichi fasti o un giro nel trenino, In estate si svolgono attività anche serali
A me non resta che augurarvi buon divertimento!

Volete conoscere altre leggende e curiosità?  seguitemi nei miei #tourinlibertà

https://www.torinodovecosa.it/tours/torino-fra-magia-misteri-e-leggende/

Se sei curioso e quando viaggi cerchi itinerari non convenzionali, segui i suggerimenti del mio libro, lo trovi su AMAZON o puoi richiedermi un copia con dedica 🙂 inviandomi una mail a info@torinodovecosa.it