La Reggia di Venaria, cosa aspettarsi e cosa si vedrà. Mini guida per visitarla al meglio

La Venaria Reale, nome importante per una città. Ma perchè “Reale”..sicuramente per la presenza della Reggia

Il Progetto inizia con Carlo Emanuele II di Savoia nel 1658 ed i lavori vennero affidati agli architetti Amedeo di Castellamonte e Michelangelo Garove, contemporaneamente si sviluppa anche il Borgo della Venaria, la bellezza della Reggia deve vedersi già da inizio borgo, dove inizia la caratteristica Via Andrea Mensa. L’idea è quella di sviluppare una Residenza di caccia e di divertimento e i lavori proseguono negli anni con Vittorio Amedeo II che commissionò ulteriori interventi, affidando il compito a Filippo Juvarra, che divenne l’architetto ufficiale dei Savoia. Con la dominazione Napoleonica, la Reggia subisce varie trasformazioni, fino a diventare una piazza d’armi, l’intero complesso diventa a tutti gli effetti una caserma e questo suo nuovo ruolo durerà per vari anni. Venne infatti utilizzata per ospitare la Cavalleria Sabauda, con una scuola di equitazione e relativo allevamento di cavalli. Nel periodo successivo alla fine delle guerre napoleoniche fino al 1978  la reggia fu utilizzata a fini militari causandone un progressivo degrado. Già Napoleone aveva fatto il suo danno, ma nel periodo del dopo guerra, la Reggia viene smantellata di tutti i suoi averi da un popolo affamato e da vandali senza scrupoli.

Dal 1978 si inizia a pensare ad un restauro della Reggia, che come spesso accade in Italia, vede vari stop e riprese dei lavori negli anni, fino ad arrivare alla sua riapertura il 13 ottobre 2007, grazie a fondi privati, statali ed europei.

A distanza di 10 anni la Reggia di Venaria è  la Residenza Sabauda più visitata in Piemonte e  dal 1997 è entrata a far parte del sito UNESCO, ed ha acquistato la “Terza stella Michelin”, quale attrazione turistico culturale imperdibile italiana

Ma cosa si vede alla Reggia? La sala che resta nel cuore e si esprime in tutta la sua maestosità è sicuramente la bellezza della Galleria Grande, uno degli interventi più importanti effettuati dallo Juvarra, conosciuta erroneamente come  Sala Diana, dea della caccia, che si affaccia sui giardini ricevendo un’ottima illuminazione e “calore” in una giornata di sole, con le sue magnifiche vetrate e gli stucchi. Immaginiamola tutta addobbata per le grandi feste e lo charme delle dame e cavalieri mentre danzano!

Fanno da cornice le Scuderie Juvarriane e la Cappella di Sant’Uberto

I giardini e l’orto completano la bellezza di questa Reggia, sicuramente non maestosi e non importanti come la ben nota Reggia di Caserta, ma belli per la loro diversità di piante, per la presenza della Peschiera, del roseto, la Citroniera. Camminate con curiosità, immergetevi nei profumi e immaginate le belle passeggiate, i giochi, i sorrisi che i nobili di Corte effettuavano in questo splendore

Non perdete lo spettacolo, soprattutto all’imbrunire, che si effettua alla Fontana del Cervo con i suoi giochi d’acqua a ritmo di musica..affascinante

http://www.lavenaria.it/it

Siete appassionati di vino? Vicino alla Reggia, vi farò degustare il famoso vino piemontese e vi parlerò di abbinamenti con i più famosi piatti regionali ed italiani…le sensazioni del vino vi aspettano

Contattami a info@torinodovecosa.it

Approfittare del week end per una gita fuori porta è ormai un’abitudine e anche se la città che si vuole visitare non è proprio vicino casa, purtroppo il tempo a disposizione è sempre poco.
Torino è una città che merita ben più di pochi giorni per visitare il centro storico e i suoi dintorni. Tante sono le Residenze Reali, le collezioni e i Palazzi lasciati dai Savoia, oltre alle Chiese e luoghi Sacri
Ma cosa si può visitare in 2 giorni, sentendosi un po’ “Sabaudi”?
La risposta è facile per chi ha in mente di visitare i classici:
          Museo Egizio (circa 3 ore di visita con audioguida )
          Museo del Cinema, cioè la splendida Mole Antonelliana con l’ascensore panoramico (circa 2 ore). Il sabato si può approfittare di vederla in serale, è aperta fino alle 23.00
NB se non si è interessati a visitare tutto, si può decidere se comprare i biglietti solo del Museo o dell’ascensore
          Reggia di Venaria (qui il tempo di visita varia se si vedono anche le Mostre temporanee, solo la Reggia circa 2h30  passeggiando anche nei giardini)
– Per vedere la Reggia di Venaria, il consiglio è di prendervi del tempo, perchè la Reggia, pensando soprattutto alla sua ricostruzione, è bella e merita, ma per entrare nella vita del Re d’Italia dovete visitare gli appartamenti della Regina, o meglio della Bela Rosina.
Si trovano all’interno del Parco della Mandria, la visita è guidata in piccoli gruppi, ed al contrario della Residenza ufficiale, qui il Re si sentiva a casa e in famiglia. Le stanze sono piccole e il riferimento alla Vercellana è evidente in ogni stanza. Gli arredi per scelta del Re, sono quasi tutti piemontesi, questo a sottolineare l’amore per il Piemonte, ed è qui che la Vercellana lo accudiva, gli porgeva le pantofole e gli serviva pasti tipici ed abbondanti, parlandogli in dialetto
http://www.parchireali.gov.it/appartamentireali/
Queste tempistiche non mettono in conto le eventuali file di attesa, che variano secondo il periodo in cui si viene a Torino, il consiglio, quindi è giocare in anticipo, ormai tutti i musei permettono la prenotazione ONLINE e per abbreviare i tempi è consigliata
Se volete completare la Vostra visita con qualche nozione storica in più, Vi consiglio di approfittare di una passeggiata nel centro storico con guida turistica (1h30 circa). Gli uffici turistici e gli hotel propongono vari city tour a prezzi non eccessivi
Ma proviamo qualcosa di diverso, per conoscere i vari “colori” della città
Ecco un breve itinerario per visitare Torino
– Torino da sempre conosciuta per la FIAT, merita una visita il Museo dell’automobile, un tragitto che Vi porterà a conoscere l’importanza raggiunta dall’auto in Italia, con una bella esposizione, rappresentata anche da aneddoti e filmati. Non pensate ad un museo per soli uomini appassionati di motori. E’ una visita adatta a tutti! (circa 2h30)
http://www.museoauto.it/website/it
– Il Parco del Valentino non è il solito giardino pubblico. Molto amato dai torinesi…e dagli scoiattoli… all’interno si incontra il Castello del Valentino, il Borgo Medievale e la sua Rocca (la visita è guidata in piccoli gruppi) e alla Fontana del Melograno ricordatevi di lanciare una monetina esprimendo un desiderio…forse si avvera
Qui bisogna concedersi del tempo per gustare un aperitivo o il famoso “bicerin”  una tipica bevanda  torinese analcolica,  che prende origine da una bevanda del ‘700 dal nome “bavareisa” composta da caffé, cioccolato e crema di latte e servita in bicchierini tondi e trasparenti..ed ecco il nome Bicerin.
 All’interno del Parco ci sono alcuni ristoranti e luoghi di ristoro per un pranzo veloce o tipico, godendo della vista del Po
Si sa che quando siamo in visita ai monumenti il pranzo è sempre fugace, ma la sera è dedicata al convivium, quindi concedetevi una cena tipica piemontese, i ristoranti più frequentati (non solo dai turisti) che propongono cucina tipica, li trovate in Piazza Vittorio Veneto e nelle strade laterali.
La zona di San Salvario, situata di fronte al Parco del Valentino, è ricca di localini e ristoranti tipici, è una zona poco conosciuta dal turista, ma se scoprire la parte multietnica  e più giovane (è la zona dell’Università) della città vi incuriosisce, allora sarete i benvenuti
Ed ecco che i 2 giorni son passati..è ora di rientrare a casa! Io vi aspetto per altri itinerari con qualche giorno in più
Sei appassionato di leggende od oroscopo? Contattami a info@torinodovecosa.it, i tour in libertà ti aspettano
Ecco un breve itinerario per visitare Torino in un giorno. Il tempo sembra un pò ridotto, ma noi proviamo con l’aiuto di una torinese doc Cristina B. che ha vinto il nostro sondaggio su Facebook, ad accompagnarvi “per mano” per farvi visitare monumenti, alcuni più conosciuti, altri meno ma ugualmente importanti.
 Partenza da Villa della Regina, siamo in zona collina subito dopo aver “attraversato” il Po.
Aperta tutti i giorni, escluso il lunedi, dalle 10 alle 18.00
La bella villa seicentesca con i suoi giardini e vigneti, fa parte dell’UNESCO e negli ultimi anni le vigne sono “rinate”. Ora infatti, si produce vino in edizione limitata ed è il FREISA Doc di Chieri, un vino che rispetta le origini nobili della Casa

Da Villa della Regina ci spostiamo verso il centro storico di Torino, arrivando alla Chiesa della Gran Madre, alla base della collina. Fermiamoci a prendere un gelato o un caffè al bar che si trova proprio nella piazza

Una visita alla Chiesa, aperta tutti i giorni dalla mattina fino alle 19.00, costruita nel 1814 per celebrare il ritorno di Vittorio Emanuele I di Savoia dopo la sconfitta di Napoleone. Molto particolare nella sua forma imponente, acquista maggiore fascino la sera, quando grazie all’illuminazione notturna la sua immagine si riflette nel Po

Attraversando il ponte Vittorio Emanuele I ci ritroviamo in Via Po, via dello shopping e dei vari bar e caffetterie dove ci si può fermare per uno spuntino

Via Po collega Piazza Vittorio Veneto a Piazza Castello, dove troviamo il Polo Museale di Palazzo Reale, il consiglio è di visitarlo tutto, con gli Appartamenti Reali, l’Armeria, la Biblioteca Reale, i giardini. Dal martedi alla domenica dalle 8.30 alle 18.00

Accanto al Palazzo Reale c’è la Chiesa di San Lorenzo con la sua importante Cupola, nota anche come Real Chiesa, in quanto voluta dai Savoia. Una particolarità: dall’esterno non sembrerebbe un luogo di culto, questo volutamente pensato per non spezzare la simmetria con il Palazzo Reale e Palazzo Chiablese, nessun decoro esterno, infatti, si presenta nella facciata

A voi la scelta di come finire questa bella e ricca giornata di visite:

  1. In Piazza Castello si trova Palazzo Madama che racchiude l’architettura dal Medioevo al Barocco ricco sempre di importanti Mostre. Aperto dalle 10 alle 18.00 escluso il martedi
  2. Superando il cortile di Palazzo Reale si arriva alla Cattedrale di Giovanni Battista, situata nell’omonima Piazza, ma per tutti i torinesi è semplicemente il Duomo. Qui trovate la Cappella della Sindone, con esposta la copia dell’originale, custodita proprio nella Cappella. Vari monitor vi mostrano le diverse ricerche effettuate e raccontano la storia del “lenzuolo” più discusso del Mondo
  3. In alternativa, proseguite per Via Garibaldi che parte da Piazza Castello, considerata la via dello shopping più lunga d’Europa. Lasciando via Garibaldi all’altezza di Via della Consolata, si supera Piazza Savoia e si arriva al Santuario della Consolata (così chiamato dai torinesi) aperto dal mattino fino alle 19.00. Oltre ad essere un capolavoro di barocco piemontese, è uno dei luoghi di culto più amati dai torinesi.

Ed è proprio in Piazza della Consolata che potrete bere il migliore Bicerin della città, la tipica bevanda torinese a base di caffè, cioccolato e crema di latte.

La giornata è sicuramente terminata, ma è stata densa di ricordi da portare a casa. Storia e cultura di una città che regala fascino ed emozione in ogni angolo

Io vi aspetto alla prossima lettura…

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